L’UE ha adottato il “Green Deal” che fissa obiettivi ambiziosi per rendere l’Europa a impatto climatico zero. Per raggiungere questi obiettivi, gli investimenti devono essere indirizzati verso progetti e aziende sostenibili. Ma cosa significa “sostenibile” nella pratica? Per rispondere a questa domanda, l’UE ha creato la “Tassonomia dell’UE“. I dettagli sono tecnici, ma alla base la tassonomia è un modo per definire quali tipi di attività sono sostenibili. In questo modo, gli investitori che vogliono sostenere le attività verdi possono essere sicuri che i loro soldi vadano nel posto giusto, e le aziende che cercano questi finanziamenti sono incentivate a concentrarsi su attività veramente verdi.
Finora, solo le grandi aziende e gli operatori del mercato finanziario sono tenuti a presentare relazioni in termini di tassonomia UE. Sebbene sia un grande passo avanti, ciò lascia fuori le PMI, che rappresentano la metà del PIL e due terzi dei posti di lavoro nell’UE, comprese molte imprese che hanno bisogno di investimenti per incrementare le attività sostenibili. Le PMI hanno un ruolo chiave nel contribuire agli obiettivi del Green Deal, ma finora non è stata prevista l’applicazione della Tassonomia UE ad esse per evitare eccessivi oneri amministrativi. Le caratteristiche e le esigenze specifiche delle PMI richiedono un’attenta applicazione della Tassonomia UE, con una piena comprensione dei costi di conformità e dei potenziali benefici, ed eventualmente alcuni adattamenti.
Analisi costi-benefici sull’applicazione della Tassonomia UE alle PMI
In questo contesto, la DG GROW della Commissione Europea ha incaricato Syntesia di valutare i potenziali costi e benefici che potrebbero derivare dall’applicazione della Tassonomia UE alle PMI. In collaborazione con Trinomics e Oxford Research, lo studio mapperà il panorama delle PMI per capire in che misura esse siano coinvolte in attività “ammissibili alla tassonomia”. Valuterà quindi i potenziali costi in termini di oneri di rendicontazione e i benefici in termini di sblocco di fonti di finanziamento sostenibili, anche in considerazione del “costo opportunità” per le PMI di rimanere fuori. Infine, lo studio formulerà raccomandazioni su come semplificare la tassonomia UE per le PMI, in modo da ridurre al minimo i costi di rendicontazione e accentuare i benefici. Nel complesso, Syntesia aiuterà la Commissione a ottenere le prove di cui ha bisogno per decidere se e come far entrare le PMI nel sistema della Tassonomia e quindi far progredire la transizione verde.